So drehen sich die Wolken um sichgewunden über uns – die ängstlichen.Schatten, Strahlen verwunden uns;zwecklos folgen sie aufeinander; zwecklos dulden wir die Verblendung. Kaum denken wir uns die jenseitige Unbeweglichkeit, die unglaubliche Helle. Man denkt, besteh’s als Verlangen. Man sagt, jemand sei bis dahin gegangen.
(13. Februar ’74)
[Gedicht von Vieri Tosatti]
[Musik von Andrea Riderelli]
Dentro
Così si avvolgono in sé le nuvole
tortuose sopra noi – gli inquieti.
Ombre, raggi, ci feriscono;
senza un perché si inseguono l’un l’altro;
senza un perché tolleriamo l’abbaglio.
Immaginiamo appena
l’esterna immobilità,
l’incredibile chiarità. Si pensa,
non sia che un anèlito. Si dice,
qualcuno sia giunto sin là.
(13 febbraio ’74)
[Poesia di Vieri Tosatti]
[Musica di Andrea Riderelli]
Abends
In die Stunde, die unbeweglich seit der Vorzeit wiederkehrt, schärfen die Düfte sich; so schärfen sie das Gedächtnis des Menschen – müde nach einem Tage voll Mühe, voll Zweifel und Pein. Der liebe Jasmingeruch ruft das Frühalter wach: man hofft, daß der Abend so lange dauere wie der ehemalige; man hofft, daß die Sonne ein gleiches Gold uns schenke; und vielleicht, daß nicht jeder Farbe die drohende Nacht unsre Augen berauben wird.
(5. Juni ’78)
[Gedicht von Vieri Tosatti]
[Musik von Andrea Riderelli]
A sera
Nell’ora che immutable ricorre
fin dai tempi lontani,
si acuiscono i profumi;
e acutizzano questi la memoria
all’uomo – stanco dopo un giorno
di fatica; di dubbio e pena.
Il caro odore del gelsomino
ridesta la prima età:
c’è la speranza che la sera
persista a lungo come allora:
c’è la speranza che il sole
così tanto oro ci doni; e forse
che non di ogni colore
la notte incombente
priverà i nostri occhi.
(5 giugno ’78)
[Poesia di Vieri Tosatti]
[Musica di Andrea Riderelli]